Netflix, tratto da una storia vera: Trinca e Accorsi vi faranno commuovere e riflettere

Questa sera su Netflix regalatevi una pellicola con Jasmine Trinca e Stefano accorsi: non ve ne pentirete.

La dea fortuna è un film del 2019 diretto da Ferzan Özpetek e tratto da una storia vera che ha a che fare direttamente con la vita del regista. Vincitore di due David di Donatello, per la migliore attrice protagonista a Jasmine Trinca e per la miglior canzone originale scritta e interpretata da Diodato. Arturo e Alessandro sono una coppia da oltre quindici anni, che vive a Roma. Tuttavia, la loro relazione è in crisi da molto tempo. La passione e la complicità che li univano si sono affievolite. Arturo tollera a malincuore le numerose infedeltà di Alessandro, il quale si è chiuso in se stesso diventando sempre più riservato e silenzioso nei confronti del compagno.

Un giorno Annamaria, la migliore amica di Alessandro, affida loro la custodia dei suoi due figli, Martina e Sandro, rispettivamente di 12 e 9 anni, mentre lei è in ospedale per sottoporsi a controlli medici. Purtroppo, la degenza di Annamaria si prolunga a causa della scoperta di una malattia congenita che richiede una biopsia e un intervento chirurgico. La convivenza con i bambini mette a dura prova il già fragile equilibrio tra i due uomini, che iniziano a litigare frequentemente, causando tensioni anche tra i fratellini. Inoltre Martina suscita dubbi in Arturo sul fatto che Sandro possa essere in realtà figlio biologico di Alessandro, dato che porta il suo nome.

Netflix: La dea fortuna è una storia meravigliosa da non perdere

Alessandro scopre che Arturo ha una relazione clandestina con un artista che dura da oltre due anni, scatenando una crisi devastante nella loro coppia. Alla fine, decidono di separarsi. Nel frattempo Annamaria, rendendosi conto della gravità della sua malattia, scrive un testamento in cui nomina Alessandro tutore legale dei suoi figli, ma non trova il coraggio di comunicare loro questa decisione quando vede quanto siano sconvolti per la loro rottura. Con la separazione imminente, Alessandro e Arturo non sono più in grado di prendersi cura dei bambini, quindi chiedono ad Annamaria di affidarli a sua madre Elena, una baronessa decaduta che vive in Sicilia. Nonostante il forte risentimento di Martina verso Elena, a causa della sua relazione tesa con la nonna e della morte per overdose del fratello Lorenzo, la ragazza accetta per l'urgenza della situazione.

Durante il tragitto in traghetto da Napoli a Palermo, i due uomini hanno un confronto drammatico. Saranno i bambini a confortarli durante quello che sembra essere la fine definitiva della loro storia. Arrivati in Sicilia, si rendono conto che la donna è estremamente severa con i bambini. Tornati a Roma i due uomini apprendono della morte improvvisa di Annamaria e tornano in Sicilia per il suo funerale. Tuttavia, Elena non permette loro di vedere i bambini. Rivela poi di aver sempre saputo della loro omosessualità, rendendoli incapaci di prendersi cura adeguatamente dei bambini. La governante di Elena, Lea, rivela loro che Elena era estremamente crudele con Annamaria e Lorenzo, arrivando persino alla violenza. In un atto di disperazione, i due uomini prendono con la forza i bambini. Durante il ritorno, Alessandro e Arturo si fermano lungo la costa e, mentre guardano l'alba, condividono un momento di intimità, suggerendo una possibile riconciliazione. Correte su Netflix.

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