Scopri quali star hanno venduto la loro immagine all'intelligenza artificiale!

Il mondo delle celebrità e della tecnologia si fondono in un'unica realtà. Meta, l'azienda precedentemente conosciuta come Facebook, ha dato vita a dei nuovi assistenti virtuali modellati sulle star del mondo dello spettacolo. Cosa ne pensano le celebrità stesse? E quali sono le implicazioni etiche e legali di questa innovazione? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Celebrità e Intelligenza Artificiale: un matrimonio possibile?

Tante celebrità sembrano aver superato i timori legati all'appropriazione delle proprie identità da parte dell'intelligenza artificiale. Come lo sappiamo? Semplice, molti famosi hanno ceduto la propria immagine a Meta, che ha utilizzato i loro avatar per dar vita a assistenti IA sofisticati, ben diversi dai tradizionali chatbot. Questi assistenti sono caratterizzati da personalità e interessi che cercano di rispecchiare il più possibile quelli delle celebrità che li ispirano, offrendo l'opportunità di interagire virtualmente con le star.

Meta AI: un assistente come nessun altro

Gli utenti possono fare domande, ricevere consigli o intrattenersi in conversazioni divertenti con l'assistente, powered by il modello linguistico Llama 2. Questo assistente, chiamato Meta AI, oltre a chattare, può generare illustrazioni grazie a un generatore di immagini chiamato Emu. Meta AI riceve continuamente aggiornamenti dal web attraverso il motore di ricerca Bing.

Una parata di celebrità digitali

Al momento, sono disponibili 28 assistenti IA basati su celebrità. Tra questi, troviamo Kendall Jenner nel ruolo di Billie, che dispensa consigli, Snoop Dogg come Dungeon Master, guida ai giochi, Tom Brady che diventa Bru, commentatore sportivo, e molti altri. Meta ha coinvolto anche influencer come MrBeast, famoso youtuber, e la star di TikTok Charli D'Amelio. Tuttavia, c'è spazio per molte altre celebrità.

La posizione di Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha spiegato che l'obiettivo non è solo rispondere alle domande degli utenti, ma intrattenerli. Le cifre offerte alle celebrità per cedere la propria immagine sembrano essere molto allettanti, oscillando tra 1 e 5 milioni di dollari per ogni VIP. Il processo richiede solo sei ore di lavoro in studio per perfezionare la somiglianza dell'assistente IA.

Non tutti sono d'accordo

Tuttavia, non tutti gli artisti sono entusiasti di questa idea. Tom Hanks, ad esempio, ha espresso le sue preoccupazioni su Instagram riguardo a un video con una versione IA di sé stesso, negando ogni coinvolgimento. L'attore ha messo in risalto il fatto che le immagini e le voci possono essere considerate proprietà intellettuale, aprendo un dibattito sulla questione.

Il dibattito sull'IA nell'industria dell'intrattenimento

Il dibattito sull'uso dell'IA nell'industria dell'intrattenimento è più vivo che mai. Da una parte, gli sceneggiatori statunitensi e l'associazione delle case di produzione e delle piattaforme di streaming che hanno recentemente concluso uno sciopero con restrizioni sull'uso dell'IA nel cinema e nella televisione. Dall'altra, gli attori statunitensi che sottolineano la necessità di tutelare la propria immagine da un utilizzo non autorizzato da parte dell'intelligenza artificiale.

Mentre alcune celebrità sembrano entusiaste di cedere la propria immagine per creare assistenti IA, altre, come Tom Hanks, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla protezione della propria proprietà intellettuale. Si tratta di un dibattito che è ancora aperto e che sicuramente vedrà nuovi sviluppi in futuro.

E tu, cosa ne pensi di tutto questo? Se potessi avere un assistente IA modellato su una celebrità, chi sceglieresti e perché? Ti aspettiamo nei commenti con le tue opinioni!

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